Collins ridisegna l’identità visuale di Medium (170 milioni di lettori) per un’evoluzione ancora più relazionale della sua piattaforma di scambio di idee. Il nuovo logo mantiene i legami visivi con le sue radici letterarie, ma con linee più morbide e un nuovo equilibrio di spazi, per un maggiore invito alla lettura.
Collins ha utilizzato la typography anche come strumento centrale nella costruzione di un “illustration system” che dà movimento e profondità alle parole: il testo diventa un elemento grafico da combinare per costruire ed espandere le idee.
UX Never Sleeps
Un ulteriore passo in avanti verso la creazione condivisa di progetti web: dal prototipo allo sviluppo in un’unico ambiente. Come previsto, ma forse un po’ prima del previsto, diventa realtà la progettazione visuale di prototipi interattivi high-fidelity con generazione automatica di codice.
The first design-to-development platform.
È ciò che annuncia Michal Coen con il recente rilascio di Anima 4.0, evoluzione della piattaforma già conosciuta e integrata con Figma, Sketch e Adobe XD
Thing Magazine: a magazine about things.
Immagine coordinata per la rivista di design Thing, firmata da Gretel New York. Il minimalismo e la geometria della composizione integra sapientemente l’energia del pattern visuale formato dagli stessi elementi tipografici del logo.
Omniaweb, a making science company
Da qualche giorno Omniaweb fa parte del gruppo spagnolo Making Science, guidato da Josè Antonio Martinez Aguilar: un incredibile nuova opportunità di crescita per il nostro team. Complimenti a Victor Vassallo, Fabrizio Ventre e Fabio Sutto per il nuovo grande inizio.
L’importanza dell’interattività nella fruizione museale: il caso delle Gallerie dell’Accademia a Venezia.
DigitalMeet 2020: Colore e Colori
Passeggiata nel mondo del colore e dei colori tra storia, psicologia, cultura e applicazioni multimediali.
Evento gratuito online organizzato nell’ambito degli eventi DigitalMeet 2020 e disponibile anche per i crediti formativi del Collegio Ingegneri di Padova.
Iscrizione:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-colore-e-colori-125343930069
Per eventuali dettagli, contattatemi al seguente indirizzo:
[email protected]
Future Fonts
Un portale creato da circa settanta Fonderie digitali da tutto il mondo dove si possono valutare (e ammirare) caratteri ancora in fase di sviluppo e acquistarli in anticipo a un costo molto vantaggioso. Gli articoli delle sezioni Journal e Blog del portale sono a cura dei type designer coinvolti e ci immergono nella fase di studio, progettazione e creazione di fantastiche creature tipografiche
Niente Tofu grazie
A volte capita di vedere nel testo delle pagine web strani rettangoli che sembrano celare segreti accessibili solo a particolari iniziati. Questo accade quando il carattere utilizzato non possiede tutti i glifi (lettere e simboli) utilizzati nel testo e il rettangolo misterioso viene comunemente chiamato Tofu. Qualche anno fa Google lanciò un progetto open source, con l’obiettivo di creare un carattere veramente completo. Al progetto parteciparono anche Monotype e Adobe e il risultato fu la pubblicazione di Noto, contrazione di “NO more TOfu”. Noto è in grado di restituire digitalmente perfino sistemi di scrittura non più corrispondenti a lingue parlate, come per esempio il fenicio, il lineare B, l’ogham e moltissime altre. Solo per il latino, ad esempio, Noto prevede 3.300 glifi per ogni variante.
Hey Jarvis, progetta un sito web.
Con il rilascio di GPT-3 (Generative Pre-training Transformer) da parte dei ricercatori di OpenAI, è salito l’entusiasmo per l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nei processi di design. GPT-3 permette la gestione di 175 miliardi di parametri e si moltiplicano gli esperimenti sulla generazione automatica di testi, contenuti e anche layout interattivi digitali. Molti articoli comparsi sull’argomento sono stati scritti direttamente dalla sig,na AI (forse anche le righe che state leggendo?).
Music must always move forward
Nata quasi duecento anni fa (1822), la Royal Academy of Music di Londra – il più antico conservatorio del Regno Unito – rinnova completamente la propria identità. Il team guidato da Michael Johnson e Alice Tosey ha voluto superare l’immagine classica dell’istituzione per creare un sistema di design che guarda al futuro della musica. Al posto dello storico e complesso stemma “araldico”, ora è il simbolo musicale del “crescendo” a rappresentare la centenaria istituzione; metafora di uno spirito in continua evoluzione, sempre proiettato in avanti. Anche lo stile fotografico e filmico è volutamente meno perfetto rispetto ad altri conservatori, ma proprio per questo comunica grande energia e coinvolgimento.